Ecco… e adesso cosa faccio?

Quando ti succede la prima volta ti ostini a dire che lo sapevi, che in fondo te lo meriti o, magari, che gli insegnanti sono stati poco comprensivi perché tu a maggio avevi preso 6, ma ti hanno voluto bocciare lo stesso.

E allora ti convinci che ripetendo l’anno nella stessa scuola puoi dimostrare ai tuoi, che senti di aver deluso e spesso te lo dimostrano apertamente, a quegli insegnanti che non ti hanno capito e soprattutto a te stesso, anche se non te lo dici, quanto vali e che stavolta andrà tutto bene. E siccome avevi fatto una scelta – chissà poi se lo era veramente – non ti chiedi: questa è la scuola giusta per me o deve essere per forza quella giusta?!

Spinto dal desiderio di riscatto, ci riprovi quindi e…. come va a finire? Sperimenti nuovamente un insuccesso, che questa volta ti fa davvero male. Ti senti un perdente… Se sei fortunato e ti rimane un po’ di orgoglio, se trovi le parole buone e amiche di qualche angelo che ti avvicina, cominci a capire che forse non avevi ben analizzato la situazione di quella prima sconfitta. Ci sono diversi motivi (personali, familiari, emotivi, cognitivi) che ti costringono a rivedere la tua scelta, a cambiare strada, e ognuno è chiamato a mettere allo scoperto i suoi, ad accettarli, a trasformarli in un’occasione per guardare altrove. La tua strada non è necessariamente quella giusta per i tuoi amici e non è quella che talvolta pensano i tuoi genitori. 

E se per capirlo perdi un anno, pazienza, prima o poi capita a tutti di perdere un anno per capirsi, per ritrovare sé stessi…non è un anno buttato, al contrario, è un tempo importante che abbiamo dedicato a costruire una nostra consapevolezza più autentica.

E se sei disposto a mettere allo scoperto i veri motivi dell’insuccesso, all’incrocio in cui ti sei ritrovato fermo, incontri qualcuno o qualcosa che ti offre un’altra prospettiva del tuo problema e ti pone davanti una soluzione alternativa. Scopri che puoi recuperare il tempo che senti di aver perso e che puoi sperimentarti e scoprire di avere capacità e motivazioni che finora erano rimaste sopite, sepolte dall’idea che se non vai a scuola per tanti anni non avrai niente in mano e sarai tagliato fuori.

E così scopri la Formazione Professionale, a cui non avevi pensato prima, che ti permette di voltare pagina. Ti senti accolto per come sei, e non per gli anni che hai o che hai perso, ricevi gli strumenti giusti per tirare fuori il meglio di te ed essere accompagnato verso la tua realizzazione personale. Nel corso di tre anni si consegue un titolo di studio e una preparazione qualificata che consente di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, dove avrai la tua rivalsa e sperimenterai che quello che hai vissuto ti ha accresciuto come persona oltre che nelle competenze.

Al “Don Bosco” mi sento importante, mi sento parte di una famiglia nella quale tutti gli educatori si preoccupano per te, ti richiamano quando serve, perché vogliono il tuo bene. E finalmente vado a scuola volentieri e, finalmente,  i miei sono contenti di me e per me.