Dall’incontro casuale con la responsabile del punto vendita libreria Il treno di Bogotà – libreria dei Ragazzi di Vittorio Veneto, è nato un progetto che ha coinvolto gli allievi della classe terza operatore ai servizi di vendita.

In occasione della settimana di donazione dei libri alle scuole del territorio, relative al progetto “Io leggo perché” patrocinato dal Ministero dell’Istruzione, Vera Salton, responsabile della libreria Il treno di Bogotà, ha espresso il desiderio di poter creare un packaging adeguato per il confezionamento e la consegna dei libri raccolti nelle relative scuole dell’infanzia, primarie e secondarie del territorio. Vera ha portato concretamente le sue richieste in un incontro conoscitivo iniziale con la classe servito da briefing, da raccolta di dati e di richieste specifiche.

Per il nostro Istituto, sicuramente una occasione favorevole per far conoscere alcune delle attività che proponiamo, per confezionare contenitori in maniera creativa, per pensare alle soluzioni più adeguate da proporre al punto vendita, per misurarsi concretamente con le richieste di un committente e con le procedure necessarie per una corretta evasione dell’ordine.

I ragazzi, dopo uno studio del caso, hanno ritenuto che il cartone fosse il materiale giusto da usare: abbastanza capiente da poter contenere un buon quantitativo di libri, è abbastanza neutro da poter essere utilizzato come base per decorazione e pittura. Il contatto continuo con la libreria ha permesso ai ragazzi di sperimentare un approccio diretto con il responsabile di un punto vendita e di chiarire di volta in volta dubbi e perplessità nate in corso d’opera. 

La classe ha optato per dividersi in gruppi, ognuno rivolto alla realizzazione del packaging per un target specifico: scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole secondarie. Il tema scelto dai ragazzi è stato principalmente il treno, ed ogni gruppo ha declinato la realizzazione personalizzandola in base al target.

 

Un gruppo di studenti ha realizzato le etichette da accompagnare ad ogni scatolone, utilizzando un programma di grafica online e simulando il biglietto del treno, in modo da fornire una immagine coordinata rispetto alle realizzazioni della classe. 

Ad un ultimo gruppo di studenti è stato affidato il compito di pensare e realizzare una vetrina da allestire in negozio, sempre a tema. La soluzione adottata ha visto l’utilizzo di due carrelli, opportunamente lavorati con il panno lenci, così da ottenere una locomotrice ed un vagone, in grado di fungere da contenitori per gli articoli da esporre in vetrina.

I ragazzi hanno lavorato in autonomia, avendo presente l’obiettivo in termini di quantità e di qualità dei prodotti realizzati, gestendo il tempo delle ore laboratoriali in modo maturo ed indipendente. La difficoltà maggiore è stata di sicuro quella di coordinare le attività del gruppo, pensando in anticipo ai materiali da procurare e agli strumenti da utilizzare.

La consegna del materiale e l’installazione in loco della vetrina è stata fatta dalla docente, nei tempi previsti dagli accordi, ed il risultato è stato condiviso sui social della scuola e della libreria, che ha apprezzato l’operatività dei ragazzi e la capacità di realizzare dei prodotti rispondenti alle esigenze espresse e adatti alla funzione per cui sono stati pensati.

Anche i ragazzi, in fase di briefing di chiusura, hanno espresso i loro pensieri in modo chiaro e, spesso, positivo.

E. scrive “Bello: perché ho imparato a usare una nuova tecnica, perché ho lavorato in gruppo e il gruppo mi è piaciuto e perché abbiamo usato molti colori vivaci”

F. per descrivere l’esperienza utilizza le parole Collaborazione e creatività: “Collaborazione perché mi sono trovato bene fin dal primo giorno con le mie due compagne. Su ogni scelta ci siamo sempre confortati e alla fine abbiamo sempre trovato la soluzione. Creatività perché sono riuscito ad esprimermi molto bene progettando i miei carrelli e realizzandoli con i materiali a disposizione.”

Per H. è stata una esperienza “Utile perché ho imparato a lavorare meglio in gruppo a risolvere i problemi che possono accadere in un gruppo di lavoro ed emozionante: incollando i disegni fatti dai bambini trasmette emozione, realizzando il progetto pensi alla felicità che possano trasmettere quegli scatoloni ai bambini.”

Anche S. fa riferimento al concetto di “lavoro artigiano” riferendosi al prodotto realizzato a mano, non duplicato. Unicità nelle creazioni, unicità nel rapporto che si crea con il destinatario a cui si consegna un’opera d’arte!

In generale sono emersi sicuramente sentimenti positivi legati alla realizzazione di un prodotto finito, di indubbia utilità. Non sono mancati i feedback legati alla fatica del lavoro manuale e della realizzazione di articoli “in serie”. 

Di sicuro la soddisfazione di aver raggiunto un obiettivo importante nei tempi previsti è motivo, per tutta la classe e per i docenti di grande orgoglio! Ora non resta che passare in libreria ad ammirare il risultato finale!