Education shall be directed to the full development of the human personality
(“L’istruzione deve essere diretta al pieno sviluppo della personalità umana”) UDHR art. 26.

Queste parole non sono state suggerite da chi lavora in una scuola come la nostra, ma descrivono chiaramente quello che ogni formatore decide di considerare prioritario, ogni giorno, guardando negli occhi ogni ragazza e ogni ragazzo che entra in aula o nei laboratori.
Sono occhi giovani, di persone che non hanno sempre avuto le stesse chance dalla vita.
Sono giovani a volte scottati, feriti, illusi, oppure più semplicemente che si sentono lontani dalla loro strada e chiedono di poter essere sostenuti e accompagnati per recuperarla. Altre volte sono giovani desiderosi di “mettere le mani in pasta”, di entrare a gamba tesa nel mondo del lavoro, ma che si accorgono che bisogna conoscerlo. Altre volte devono anche imparare a conoscere loro stessi.

E allora ti riversano mille domande, mille dubbi, mille paure, o anche mille proposte…
E tu?

E tu, formatore, ti ricordi che non sei solo a rispondere a queste domande; ti ricordi che hai al tuo fianco altri formatori; che avete deciso di guidare insieme queste persone giovani, frizzanti, colorate, sorprendenti, a volte confuse, altre volte troppo sicure e testarde; ti ricordi che ognuno di loro ha una personalità, dei sogni da raggiungere, delle speranze per la propria vita. E ti ricordi che devi mostrare loro quali valori devono accompagnare le loro scelte. Scelte di vita, oltre che lavorative.

E il lavoro è un grande motore; ci fa sentire capaci, sicuri di noi stessi, ci porta a fare progetti sempre più ambiziosi.
Il lavoro è dignità, è rispetto, è vicinanza, è coinvolgimento, è passione.
Le mani che apprendono competenze, gli occhi che calano la maschera della diffidenza di fronte a una voce che sa consigliare solo ed esclusivamente per il tuo bene; questi sono i regali che riceviamo ogni giorno da questi ragazzi che imparano il grande valore di ogni persona.

Il grande valore di ciascuno. Ciò in cui crediamo.

Federica Gava

Qui sotto vi lasciamo un video che il Ciofs Nazionale avrebbe dovuto presentare all’ONU l’11 marzo, e che riassume perfettamente il pensiero della nostra educatrice Federica.
Buona visione!